E’ quanto emerso nel convegno online ‘Near-Shoring e Nuova Globalizzazione. I trend mondiali lungo le catene del valore’
Presidiare i mercati più vicini per spingere il proprio business più lontano: questo è il focus dell’internazionalizzazione di prossimità, che esplora le opportunità offerte dai mercati appena oltre confine.
Per le aziende del Triveneto si tratta di cercare i fattori di crescita in un ambiente economico, più stabile di altre aree geopolitiche, ma non ancora giunto a pieno ritmo. Se l’internazionalizzazione rappresenta un passaggio di maturità importante per le imprese trivenete, quali sono i mercati dove la produzione del Nord Est italiano può svilupparsi ulteriormente, garantendo prosperità e crescita per la propria economia regionale?
“Per nuovi progetti di internazionalizzazione di prossimità nei Balcani può essere interessante il sud della Serbia, un area meno industrializzata e con maggiore disponibilità di manodopera, dato che i 70% delle oltre mille aziende a capitale italiano sono localizzate a Belgrado e nella regione settentrionale della Voivodina”, ha enunciato il presidente di Confindustria Serbia, Patrizio Dei Tos, imprenditore del gruppo veneto Labor Legno attivo da anni nel Paese balcanico, in occasione del recente convegno online ‘Near-Shoring e Nuova Globalizzazione. I trend mondiali lungo le catene del valore’ organizzato da Finest in collaborazione con Nibi, la Business School di Promos Italia, nell’ambito del progetto Sistema Nordest per l’internazionalizzazione promosso dalle regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e Provincia Autonoma di Trento.“Molti imprenditori italiani che operano nei Balcani hanno avuto soddisfazioni in Serbia, che ha ottimi numeri economici anche grazie alla stabilità politica del sistema che assicura continuità del progetto di sviluppo del Paese”.
Il contesto globale in cui il Sistema Nordest per l’internazionalizzazione supporta le imprese del Triveneto nei processi di internazionalizzazione di prossimità nei Balcani Occidentali è quello di un mondo sempre più multipolare. E appunto, tra le esigenze oggi al centro delle valutazioni strategiche delle imprese, ci sono l’accorciamento delle catene globali del valore, il nuovo posizionamento delle supply chain, e, appunto, il near-shoring.
Sarà disponibile a breve per le imprese e gli analisti interessati uno studio condotto nell’ambito del progetto con dati precisi sugli investimenti diretti esteri in Serbia, in primis quelli italiani, e principali settori e aziende. Il direttore della Camera di Commercio e Industria della Serbia in Italia e partner del progetto, Milan Vranic, ha evidenziato che “molto di più si può fare, e certamente Sistema Nordest per l’internazionalizzazione ha avviato un’ottima sinergia tra i diversi attori coinvolti impegnati a ottenere risultati tangibili”.