A partire dal 12 luglio 2022, SIMEST fornirà servizi di finanza agevolata per le PMI e MID Cap Italiane con esportazioni dirette verso l’Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia che hanno registrato una perdita di fatturato estero nei predetti Paesi a causa del conflitto russo – ucraino. Russia e Ucraina costituiscono circa il 2% delle esportazioni nazionali e circa il 4% delle importazioni totali dell’Italia.
Per quanto concerne il Friuli Venezia Giulia, la Regione è esposta per circa 271 milioni verso Russia ed Ucraina (1,5% dell’export regionale), di cui 210 milioni verso la Federazione Russa. Le importazioni della Regione dall’area in considerazione ammontano invece a 1,1 miliardi di euro (6,2% dell’import regionale), di cui circa 704 milioni dall’Ucraina, (secondo mercato di approvvigionamento della Regione) ed oltre 408 milioni dalla Russia (ottavo partner commerciale del FVG).
Per quanto invece riguarda la Regione Veneto, essa è esposta per circa 1,7 miliardi verso Russia e Ucraina (2,4% dell’export regionale), di cui 1,3 miliardi verso la Federazione Russa. Quanto alle importazioni venete dall’area, queste ultime ammontano a circa 1,3 miliardi di euro (2,5% dell’import regionale) di cui 550 milioni dalla Federazione Russa e quasi 690 milioni dall’Ucraina.
Il supporto finanziario offerto da SIMEST è rivolto alle PMI / Mid Cap italiane costituite in forma di società di capitali che:
- abbiano depositato presso il Registro imprese almeno 3 bilanci di capitali;
- abbiano depositato presso il Registro imprese almeno tre bilanci relativi a tre esercizi completi;
- abbiano un fatturato export medio complessivo nel triennio 2019 – 2021 pari ad almeno il 10% del fatturato medio totale del triennio 2019-2021;
- abbiano registrato, sulla base degli ultimi tre bilanci (2’19-2021) una quota minima di approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia; tale quota deve essere pari ad almeno il 5% degli approvvigionamenti complessivi; tale quota si estende al 10% nel caso di approvvigionamenti indiretti di semilavorati e prodotti finiti strumentali al ciclo produttivo e nel caso di approvvigionamenti misti diretti ed indiretti);
- abbiano riscontrato un rincaro dei costi degli approvvigionamenti che, al termine dell’esercizio 2022, dovrà risultari pari al 20% della media del triennio precedente;
- abbiano riscontrato una riduzione dei quantitativi degli approvvigionamenti che, al termine dell’esercizio 2022, dovrà risultare pari al 20% della media del triennio precedente;
ll finanziamento a tasso agevolato comprende:
- Importo massimo finanziabile: fino a € 1.500.000 in funzione della classe di scoring e della quota di approvvigionamenti verso le tre aree e comunque non superiore al 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa.
- Quota massima a fondo perduto: fino al 40% dell’intervento agevolativo complessivo. La quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa, in ogni caso, nei limiti dell’importo massimo complessivo di agevolazione in regime di Temporary Crisis Framework*, pari a € 400.000 per impresa.
- Durata del finanziamento: 6 anni, di cui 2 di pre-ammortamento.
In fase di compilazione della domanda occorre:
- indicare il dato relativo al fatturato estero complessivo registrato in ciascuno dei tre anni (2019-2021), allegando le dichiarazioni IVA sottostanti;
- indicare la modalità (diretta/indiretta), la tipologia (materie prime/semilavorati/prodotti finiti) e la quota di approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia, allegando l’asseverazione da parte del soggetto revisore (per maggiori dettagli consultare Allegato 1 alla Circolare 2 alla Circolare)
- dichiarare un rincaro dei costi degli approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) e di prevedere che, al termine dell’esercizio 2022, si registrerà un aumento del costo medio unitario degli Approvvigionamenti (diretti ed indiretti) da Ucraina e/o Federazione russa e/o Bielorussia e/o da geografie alternative di approvvigionamento, pari ad almeno il 20% rispetto alla media del triennio 2019 – 2021 e/o dichiarare una riduzione dei quantitativi di Approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) e di prevedere che, al termine dell’esercizio 2022, si registrerà una riduzione dei quantitativi di Approvvigionamenti (diretti ed indiretti) da Ucraina e/o Federazione russa e/o Bielorussia, pari ad almeno il 20% rispetto alla media del triennio 2019 – 2021.
Entro il 31 dicembre 2023 occorre:
- attestare, in relazione all’esercizio 2022, mediante dichiarazione e asseverazione da parte di un soggetto revisore (per maggiori dettagli si veda l’Allegato 1 alla Circolare), il rispetto di almeno uno tra i seguenti requisiti:
- un aumento del costo medio unitario degli approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) da Ucraina e/o Federazione russa e/o Bielorussia e/o da geografie alternative di approvvigionamento, pari ad almeno il 20% rispetto alla media del triennio 2019 – 2021;
- una riduzione dei quantitativi degli approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) da Ucraina e/o Federazione russa e/o Bielorussia, pari ad almeno il 20% rispetto alla media del triennio 2019 – 2021.